Nel corso della nostra ormai lunga attività, siamo riusciti ad abbinare importanti risultati sportivi ed umanitari. Sono qui riportati gli episodi salienti.
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'A piedi attraverso l'Europa' 2 - 5 Giugno 1989 ![]() ![]() |
Nel 1989, per la celebrazione del 25° anniversario
del gemellaggio, il Team Paterlini ha pensato a qualcosa di
straordinario:
organizzare ed effettuare una staffetta podistica non-stop (almeno
un corridore corre sempre, 24 ore su 24) con turni di 1 ora per
portare un messaggio di amicizia.
Abbiamo percorso circa 1250Km in quasi 4 giorni di corsa.
Una esperienza indimenticabile trascorsa fra acqua, sole, grandine,
e amicizia che rimarrà impressa in eterno nel cuore di
quegli atleti.
Questa è stata la nostra prima staffetta in assoluto, si
dice che l'appetito vien mangiando, niente di più vero,
visto che ne sono seguite molte altre.
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'Un giorno insieme' 21 giugno 1997 ![]() ![]() |
Che cosa meglio di una staffetta podistica
può rappresentare per un gruppo momenti di aggregazione
di sport e di spensieratezza ? Denominandola 'Un giorno insieme,
di corsa sulle Alpi' il Team Paterlini ha voluto percorrere un
itinerario di 175Km sulle nostre amate Alpi superando ben sei
asperità ed effettuando un dislivello di ben 5200 metri
complessivi.Con 4 turni di corsa da 25 minuti l'uno, correndo
a coppie fin dalle prime luci dell'alba, abbiamo affrontato difficili
asperità, fra le quali il Passo della Presolana (m1297),
il Passo del Vivione (m1828), il Passo dell'Aprica (m1297), il
San Rocco (m1085), il Mortirolo (m1852) ed il Gavia (m2621).
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'Più forte della Scossa' 6 - 7 dicembre 1997 ![]() ![]() |
Il 1997 la terra ha tremato,un terremoto che
ha devastato Umbria e Marche.
Siamo partiti da Novellara a piedi, di corsa, nel freddo mese
di dicembre,per portare fino a Serravalle di Chienti,uno dei paesi
maggiormente colpiti, le offerte dei novellaresi raccolte da un
periodico locale in collaborazione con l'Amministrazione Comunale.
Novellara, colpita anch'essa da un terremoto nel 15 ottobre 1996,
ha voluto così dimostrare la propria solidarietà
a chi ha subito,in forma più devastante i danni materiali
e morali del sisma.
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'7 Passi in compagnia' 20 giugno 1998 ![]() ![]() ![]() |
Staffetta podistica creata con l'intento di
percorrere nuove strade e visitare angoli ancora incontaminati.
Quale posto se non le Alpi poteva offrire l'habitat migliore per
questo tipo di avventura? Partendo dall'Alpe di Siusi (m1844),
abbiamo superato il Passo Nigra (m1688), il Passo Costalunga (m1745),
il Passo Sella (m2213), il Passo Gardena (m2121), il Passo Valparola
(m2192), il Passo Falzarego (m2105), il Passo tre Croci (m1805)
per terminare sulle Tre cime di Lavaredo (m2320).
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Novellara - Diga del Vajont 276Km 8 - 9 giugno 2001 |
'I LUOGHI DELLA MEMORIA' sono posti fisici ma anche
mentali
che dobbiamo aver cura di non rimuovere. Sono posti in cui colpe o,
peggio
ancora, atrocità umane hanno procurato disastri e vittime innocenti. "-
Le
storie non esistono fino a quando non c'è qualcuno che ce le racconta.
-"
scriveva Marco Paolini nella presentazione del libro di "Sulla pelle
viva" di Tina Merlin.
E questo dar voce a chi ha pagato con la vita o con la distruzione dei
propri
affetti mi sembra un'operazione doverosamente umana per mettere in
guardia noi
stessi e i nostri figli a non anteporre mai facili egoismi personali
alla
ricerca del bene comune.
Un luogo della memoria è stata la sera del 9 ottobre 1963 in un
lembo di
terra tra Veneto e Friuli a valle e a monte di una diga dove per colpe
umane
morirono circa 2000 persone.
I paesi Longarone, Erto e Casso.
La diga, quella costruita per sbarrare il torrente Vajont.
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Novellara - S.Anna di Stazzema (Lu) 200Km 21-22 giugno 2002 |
Un altro luogo della memoria che abbiamo
voluto toccare con mano è stato il paese di S.Anna di Stazzema. Questo
piccolo paese, insieme ai confinanti, il giorno 12 agosto 1944 fu luogo
di una terribile strage nazi-fascista. Furono trucidate centinaia di
persone, per la maggior parte donne e bambini. Abbiamo portato la
nostra presenza e le nostre autorità cittadine per ricordare questo
triste evento, perchè mantenendone viva la memoria non vengano più commessi simili barbarie.
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2003
- Staffetta 'I Luoghi della memoria' |
I Luoghi della Memoria che il nostro gruppo sportivo
con annuale perseveranza ripropone all'attenzione della gente, possono
essere anche piccoli appezzamenti di terreno dove la natura e la storia
scandiscono armonicamente il trascorrere del tempo. Può essere l'aia di
un piccolo borgo, una bettola, un poligono di tiro. Sono quasi sempre
luoghi non storici di professione al contrario di un castello, di una
cattedrale o di una cinta muraria.
Ma spesso questa loro particolarità di essere anonimi e lontani dalla
visibilità ha consentito alla barbarie di cui purtroppo l'uomo è capace
di raggiungere i massimi livelli di spregevolezza.
Alcuni (non tutti!) di questi luoghi della memoria sono molto vicini a
noi anche se, quasi fisiologicamente, ce ne stiamo dimenticando.
La nostra provincia è stata sede, durante l'ultimo conflitto mondiale,
di una barbarie calcolata, premeditata e diffusa. Civili inermi sono
morti brutalmente solo perché in quel momento si trovavano li, in quel
posto, a condurre una vita sicuramente grama.
La guerra di allora come quelle dei nostri giorni ha sempre un minimo
denominatore come: la morte di gente innocente ed indifesa.
A Cervarolo, alla Bettola, al poligono di tiro di Reggio è successo ciò
che si sta ripetendo ai nostri giorni in altre parti della terra.
La nostra staffetta, con la consapevolezza di essere piccola cosa,
chiede aiuto a quanti intendono la vita come incontro e non come
scontro, come colloquio e non come scorciatoie pregiudiziali che
diffamano chi sta dall'altra parte, chiede -aiuto dicevo- a praticare
la propria esistenza avendo ben chiaro questo concetto di convivibilità
che solo può tenerci lontano da guerre future e ci può fare crescere
insieme.
Brenno
2004
- Staffetta 'A Toccare il Cielo' |
La salita al Passo dello Stelvio è senz'altro
traguardo ambito da ogni appassionato, una sfida che attira chiunque
ami la bicicletta e non solo. La salita ha un'eccezzionale valenza
atletica, storica e naturalistica: la "strada più alta d'Europa"
infatti, unisce tre culture, tre lingue e due Stati correndo al
cospetto di ghiacciai perenni che culminano con la più alta cima delle
Alpi Orientali, l'Ortles (3905m). Inutile dire come i 26 chilometri ed
48 tornanti che da Prato allo Stelvio conducono in cima al Passo, siano
una prova severa da ricordare, soprattutto quando nelle gambe ci siano
già i Km che separano da Novellara.
Brenno